Il Garante italiano ha imposto lo stop a ChatGPT di OpenAI per presunte violazioni alla normativa sulla protezione dei dati personali. Nel suo articolo, Massimiliano Nicotra analizza le motivazioni alla base di questo provvedimento, come l’assenza dell’informativa agli utenti, l’assenza di base giuridica idonea e l’assenza di controllo per i minori di 13 anni. Tuttavia, emerge un dibattito sul fatto che alcune violazioni potrebbero essere facilmente superate, mentre altre sollevano dubbi sull’effettiva presenza dell’elefante nella stanza. Nicotra si interroga sul perché il Garante escluda a priori la possibilità che l’addestramento di un modello attraverso dataset di dati provenienti da fonti pubbliche possa essere svolto sulla medesima base giuridica utilizzata per altri trattamenti di dati personali. Per approfondire l’analisi e le riflessioni sul provvedimento, leggi l’articolo completo di Massimiliano Nicotra su https://www.linkedin.com/pulse/chatgpt-il-garante-ha-detto-stop-massimiliano-nicotra/